Per rappresentare al meglio gli interessi di una persona con patologia, un’associazione dovrebbe vivere in una dimensione di rete e interlocuzione permanente non solo con gli organismi e le istituzioni che concorrono alla tutela del diritto alla salute, ma anche con le altre rappresentanze attive di pazienti. È fondamentale che i membri operativi dell’associazione abbiano competenze che consentano un dialogo alla pari con i clinici e con le istituzioni, affinché possano portare un proficuo contributo ai tavoli di lavoro sulla salute.
Per un’associazione fare advocacy significa dare voce e visibilità a temi di carattere generale, creando cultura sugli interessi rappresentati e promuovendo specifiche soluzioni. Per farlo, occorre conoscere i problemi rilevanti, sapere quali sono gli interlocutori che possono influire sulla soluzione dei problemi, avere sempre chiaro il punto di equilibrio tra il problema e gli interessi degli interlocutori coinvolti, avere a disposizione tutte le informazioni che guidino verso la soluzione migliore per il maggior numero di persone.
Tutto ciò non può prescindere da un impegno costante nella creazione di una sostenibilità economica dell’associazione attraverso lo sviluppo di connessioni con il mondo profit. La sopravvivenza economica dipende dalla capacità di attivare iniziative di fund raising strategico e di portare risultati, un anno dopo l’altro, senza perdere il focus sull’obiettivo ultimo che è quello di essere al servizio delle persone e delle famiglie che vivono quotidianamente la malattia o la disabilità.
Realtà come quella di Dynamo Camp dimostrano come sia possibile far convivere le stesse competenze presenti nelle imprese profit con la capacità di far divertire i bambini ospiti del camp e le loro famiglie nella totale sicurezza medica e fisica, mantenendo sempre motivazione e passione, che lo si faccia per mestiere o come volontari. Essere parte del terzo settore oggi richiede “mestiere” che deve andare di pari passo con la volontà delle organizzazioni più grandi e consolidate di mettersi al servizio delle aggregazioni più piccole e meno strutturate per trasmettere loro esperienza e sapere.
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