Il percorso di sviluppo di modelli di inclusione sociale e lavorativa richiede molta tenacia e determinazione: occorre superare la tentazione di lasciarsi sopravvivere ai problemi dovuti alla malattia e invece credere fermamente nella possibilità di vivere una vita piena, autonoma e realizzata. Tutto questo richiede pianificazione, capacità di valorizzare la diversità e pensare fuori dagli schemi. Ad Insieme Per abbiamo ascoltato due testimonianze straordinarie:

  • Nico Acampora, fondatore di Pizzaut, realtà milanese che rappresenta un esempio virtuoso nell’includere nel lavoro della pizzeria ragazzi/e con autismo con la mission “nutriamo l’inclusione”.
  • Pamela Pieralli, che combatte da 36 anni quotidianamente e strenuamente con le enormi difficoltà imposte dalla malattia di Pompe, realizzandosi anche professionalmente come psicologa.

L’obiettivo di questa condivisione è stato comprendere che esiste la possibilità di replicare queste ed altre best practice, affinché le opportunità per le persone con una condizione disabilitante possano concretizzarsi e espandersi in altri territori ed in altre realtà.

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